Ho letto del progetto della candidata sindaco della Lega di realizzare un centro congressi al vecchio mercato ittico. E’ uno scherzo?

La nota arriva da Pasquale Sgrò.

Pensare, oggi, alla struttura del vecchio ittico come centro congressi è una visione vecchia e quasi obsoleta del mercato nautico. Vorrebbe dire ignorare completamente il mondo della nautica da diporto di cui Viareggio è la capitale mondiale e non avere le idee chiare sui progetti necessari alla città per portare sviluppo, turismo, imprenditori con la voglia di investire e quindi ricchezza per i diversi comparti cittadini (turismo, commercio, ecc.).

La scelta indicata dalla candidata della Lega è fortemente sbagliata anche dal punto di vista tecnico fieristico. In un quadro fortemente competitivo del nostro settore, il vecchio ittico resta di fatto l’ultimo spazio a terra disponibile per la cantieristica ed il refit di grande dimensione. Un volano importantissimo -soprattutto quando ci sarà la via del mare – che può essere determinante per la nostra competitività distrettuale. Il Covid infatti ha rilanciato in modo incredibile refit e charter perché la barca è considerata un oggetto sicuro e libero, con un incremento importante dell’impiego di barche usate e a noleggio. Abbiamo quindi bisogno di piazzali e, per competere ancora sulla produttività, di capannoni. Altrimenti i nostri cantieri cercheranno spazi nei territori confinanti, che sono ben lieti di accoglierli.

L’altro errore, sempre in termini fieristici, è di costruire luoghi multi proposta. Non vale più. Si vede bene guardando i bilanci di tutte le fiere “a capannone” si rischia di inserire nel mercato un soggetto non competitivo nel quadro nazionale e poco credibile anche nelle proposte. Non funziona più il multi proposta su strutture comunque medio piccolo, è un dato oggettivo. La dimostrazione è che i saloni nautici devono essere rivoluzionati con barche in acqua e incontri b2b mirati, limitando le esposizioni stand classiche. Soprattutto in una città come Viareggio che di fatto è già una fiera a cielo aperto.

Le aree del vecchio mercato ittico devono essere destinate ad attività nautiche produttive e manutentive o comunque ad attività di supporto ai cantieri. Solo con queste scelte si garantiranno e incentiveranno posti di lavoro.

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